Siamo a Caltagirone, in contrada San Mauro.
Un cancello con scritto “Judeka Winery” si apre davanti a palme giganti e a una grande costruzione bianca: la cantina Judeka.
56 finestre e 31 porte dalle quali penetra il sole della Sicilia. “Le vetrate sono sinonimo di trasparenza nei confronti del consumatore perché Judeka non nasconde nulla: ci tiene anzi a far vedere come lavora”, sottolinea Cesare Nicodemo.

“Fin dai primi del Novecento, il nonno Rocco si dedicò alla promozione e alla commercializzazione del Bianco Alcamo.
Negli anni ’30, il suo sogno continua, trasmesso a Nicolò che avviò la sua attività vitivinicola con la costruzione della cantina.
Negli anni ’60 la produzione di vini sfusi si affiancò a quella dei mosti concentrati.
Negli anni ’80, dopo il trasferimento dello stabilimento dal centro, l’attività diviene prevalente azienda agricola di famiglia, in contrada Fiume sede, oggi, della produzione dei vini di Alta Qualità espressione della zona di produzione dell’Alcamo Doc.
Dal 2007 Anotnello, agronomo e attuale titolare dell’azienda, realizza il suo sogno di tre generazioni. “